La Guardia Costiera ha vietato l’imbarco sulla Mare Jonio del team di ricerca e soccorso. Dura la replica dell’Ong.
ROMA – La Guardia Costiera ha vietato l’imbarco sulla Mare Jonio del team ricerca e soccorso. Un provvedimento mai messo in atto fino ad ora con il comandante Donato Zito che ha firmato un documento notificato alla stessa Ong.
Una decisione che non consente alla Ong di ritornare in mare visto che il team di ricerca e soccorso è indispensabile per effettuare tutte le operazioni di salvataggio in sicurezza. “I loro profili – si legge nella motivazione riportata da La Repubblica – non hanno alcuna attinenza con la tipologia di servizio svolto dalla Mare Jonio“.
La Ong attacca il Governo: “E’ il primo provvedimento diretto contro il soccorso in mare”
La decisione è stata duramente contestata dalla stessa Ong. “Il provvedimento è il primo diretto contro il soccorso in mare – la dura reazione di Luca Casarini, fondatore della Mare Jonio – si impone che le navi non siano attrezzate per farlo contro tutte le convenzioni Solas, Unclos e Amburgo alla sicurezza in mare“.
Nelle prossime ore la Ong potrebbe decidere di presentare un ricorso contro questo provvedimento per cercare di ottenere la revoca del divieto e tornare in mare il prima possibile.
Il braccio di ferro tra Governo e Ong sui migranti
Il braccio di ferro tra Governo e Ong sui migranti continua. Nei prossimi giorni l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte dovrebbe approvare le modifiche ai decreti sicurezza. Diverse le novità in arrivo, ma non è esclusa la possibilità di inserire delle sanzioni penali per tutte le imbarcazioni impegnate nel Mediterraneo.
Una misura confermata anche dalla stessa ministra Lamorgese in audizione alla Camera. Un tema che continua ad essere sul tavolo del premier Conte, chiamato a trovare un compromesso nelle prossime settimane.